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Spelta

Appartenente alla famiglia delle graminacee, la spelta è indicata con il numero 5 in questa tavola tratta dalla terza edizione (1911) del Botanischer Bilder-Atlas nach De Candolle's natürlichem Pflanzensystem (Archives A. & G. Zimmermann, Ginevra).
Appartenente alla famiglia delle graminacee, la spelta è indicata con il numero 5 in questa tavola tratta dalla terza edizione (1911) del Botanischer Bilder-Atlas nach De Candolle's natürlichem Pflanzensystem (Archives A. & G. Zimmermann, Ginevra).

Varietà di frumento, la spelta o farro grande (Triticum spelta) fu, fino al XIX sec., il cereale più diffuso e il principale Grano destinato alla panificazione nella Svizzera ted., dove è noto come Dinkel, Fesen, Kernen, Korn, Spelt e Spelz. La spelta è attestata in ritrovamenti archeologici del Bronzo antico (dal 1700 a.C.); verso il 1000 a.C. era già il cereale dominante nell'area tra i laghi di Neuchâtel e Zurigo. A differenza del Frumento (grano tenero), molto diffuso nella Svizzera occidentale, la spelta è meno esigente; resistente al freddo e all'umidità, può venir coltivata come cereale invernale fino a quote piuttosto elevate. La gluma, avvolta strettamente alla cariosside, deve essere separata dai chicchi tramite brillatura o sbramatura prima della macinatura. La spelta sbramata (in ted. Kernen) rappresentava il cereale più importante presente sul mercato. Dalla fine del XVIII sec., anche a causa del lavoro supplementare generato dalla sbramatura, i contadini delle regioni a bassa quota (come la campagna basilese) sostituirono gradualmente la spelta con il frumento. Attorno al 1885, la spelta era tuttavia ancora il principale cereale invernale coltivato in Svizzera (33% della superficie coltivata). La sua coltivazione subì un forte calo nel XX sec. con l'introduzione di varietà di frumento più resistenti. La sua parte nella Cerealicoltura sviz. passò dal 19% della superficie coltivata nel 1900 al 10% nel 1931-40, 3% nel 1971-80 e 1% nel 1995. Dagli anni 1980-90, l'insorgere di nuove abitudini nutrizionali (prodotti naturali) e la riscoperta di antiche varietà cerealicole diedero una certa popolarità alla spelta, ma senza incrementarne la coltivazione. Tra i cereali panificabili la sua area coltiva rappresentava il 4% del totale nel 1985, il 2% nel 1995 e meno dell'1,5% nel 2000. In Ticino questa coltivazione non è mai stata rilevante.

Riferimenti bibliografici

  • C. Pfister, Bevölkerung, Klima und Agrarmodernisierung 1528-1860, 19852, 35-37, 65 sg.
  • D. Zohary, M. Hopf, Domestication of Plants in the Old World, 1994 (20003)
Link

Suggerimento di citazione

Markus Mattmüller; Anne-Marie Dubler: "Spelta", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 23.09.2010(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/027659/2010-09-23/, consultato il 28.03.2024.