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JostBürgi

Globo celeste, 1594 (Museo nazionale svizzero).
Globo celeste, 1594 (Museo nazionale svizzero). […]

28.2.1552 Lichtensteig, 31.1.1632 Kassel (Assia), rif., di Lichtensteig, dal 1591 di Kassel, più tardi presumibilmente anche di Praga. Probabilmente figlio di Lienz, fabbro. 1) una figlia di David Bramer (pastore rif. a Felsberg, presso Kassel); 2) (1611) Catharina Braun. Cognato del matematico Benjamin Bramer. Non si sa quasi nulla della sua vita fino al 1579, anno in cui B. fu assunto come orologiaio di corte e astronomo dal langravio Gugliemo IV di Assia-Kassel; si presume che si fosse formato a Strasburgo, fra l'altro presso il matematico sviz. Konrad Dasypodius. A Kassel partecipò alle osservazioni astronomiche nella specola eretta dal langravio nel 1560, primo osservatorio permanente nell'Europa dell'epoca; oltre ad assumersi la costruzione e manutenzione di strumenti astronomici, orologi e globi, sviluppò nuovi strumenti di rilevamento (compasso di riduzione universale, strumento di triangolazione, attrezzo per disegnare in prospettiva). Nel 1604 divenne orologiaio di corte dell'imperatore Rodolfo II a Praga, dove rimase fino al 1630 ca. A Praga fece amicizia con Keplero, che ne apprezzò molto le doti di osservatore affidabile, meccanico abile e matematico ingegnoso e lo incitò a elaborare scoperte matematiche. I risultati più importanti conseguiti da B. furono da un lato il calcolo di una tavola dei seni con progressione di due secondi per volta (il disperso Canon Sinuum, posteriore al 1592), nella cui introduzione, redatta e tramandata da Keplero, egli esponeva le basi dell'algebra di allora (Coss, 1600 ca., edita nel 1973) e delle frazioni decimali; dall'altro la pubblicazione di una tavola logaritmica (Arithmetische und Geometrische Progress-Tabulen..., 1620). B., infatti, scoprì in forma indipendente i logaritmi a partire dal 1588, ma John Napier lo batté sul tempo con una pubblicazione del 1614; poco più tardi, peraltro, i sistemi logaritmici dei due studiosi furono soppiantati dai logaritmi decimali di Henry Briggs.

Riferimenti bibliografici

  • NDB, 2, 747
  • DSB, 2, 602 sg.
  • M. List, V. Bialas, Die Coss von J. Bürgi in der Redaktion von Johannes Kepler, 1973
  • AA. VV., Die erste Sternwarte Europas mit ihren Instrumenten und Uhren, cat. mostra Kassel, 1979 (19883) (con bibl.)
  • AA. VV., «J. Bürgi, 1552-1632», in Toggenburgerblätter für Heimatkunde, 34, 1982, 1-51
  • J. H. Leopold, Astronomen, Sterne, Geräte, 1986
  • J. Bürgi's "Progress-Tabulen" (Logarithmen), nachgerechnet und kommentiert von H. Lutstorf, M. Walter, 1992 (con bibl.)
  • L. Oechslin, J. Bürgi, 2000
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Suggerimento di citazione

Erwin Neuenschwander: "Bürgi, Jost", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 16.02.2005(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/024730/2005-02-16/, consultato il 29.03.2024.