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Badencontea, distretto

Contea di Baden, fino al 1798
Contea di Baden, fino al 1798 […]

Baliaggio fino al 1415, baliaggio comune fino al 1798, distr. del cant. di B. durante l'Elvetica (fino al 1803), distr. del cant. Argovia dal 1803. Appartenente dapprima ai von Lenzburg, poi ai von Kyburg, il baliaggio di B. si trovava nella parte occidentale dell'antico Zürichgau, tra i fiumi Reno, Aar e Reuss; all'epoca i suoi confini mutarono a più riprese. Passato agli Asburgo nel 1264, venne integrato nel baliaggio dell'Argovia; era amministrato da un balivo che risiedeva a B. Nel XIV sec. venne ridotto a un triangolo compreso fra la Limmat e la Reuss, poi ulteriormente suddiviso.

Eleonora, moglie dell'arciduca Sigismondo del Tirolo, giunge con la scorta a Baden per una cura termale, secondo l'interpretazione dell'Amtliche Berner Chronik di Diebold Schilling 1483 ca. (Burgerbibliothek Bern, Mss.h.h.I.3, p. 268).
Eleonora, moglie dell'arciduca Sigismondo del Tirolo, giunge con la scorta a Baden per una cura termale, secondo l'interpretazione dell'Amtliche Berner Chronik di Diebold Schilling 1483 ca. (Burgerbibliothek Bern, Mss.h.h.I.3, p. 268).

La contea di B., denominazione usata solo dopo la conquista dell'Argovia da parte dei Conf. (1415), comprendeva gli antichi baliaggi asburgici di B. e Siggenthal, i tre baliaggi di Klingnau, Zurzach, Kaiserstuhl, appartenenti al vescovo di Costanza, e la parrocchia di Leuggern, sulla riva sinistra dell'Aar; su tutti questi territori gli Asburgo detenevano i diritti di bassa giustizia. Quale baliaggio comune, la contea fu amministrata in un primo tempo dai sette cant. che avevano partecipato alla sua conquista; nel 1443 vi si aggiunse anche Uri. La contea era divisa in 11 baliaggi, otto interni (Rohrdorf, Birmenstorf, Gebenstorf, Dietikon, Wettingen, Siggenthal, Ehrendingen, Leuggern) e tre esterni (Klingnau, Zurzach, Kaiserstuhl), dai quali dipendevano anche le tre parrocchie di Kadelburg, Lienheim e Hohentengen, situate sulla riva destra del Reno. I Conf. non modificarono la struttura giur. vigente; come gli Asburgo, essi detenevano i diritti di bassa giustizia solo su 1/5 del territorio, mentre i restanti 4/5 erano suddivisi in oltre 30 giurisdizioni. L'estremo frazionamento del territorio fu all'origine di numerosi conflitti per i diritti di sovranità. Fra i titolari della bassa giustizia, i più importanti erano il convento di Wettingen, che possedeva proprietà compatte nei baliaggi di Wettingen e Dietikon, l'ordine dei gerosolimitani di Leuggern, con possedimenti nel baliaggio di Leuggern, il convento di Sankt Blasien (D), i cui beni, amministrati dalla prepositura di Klingnau, si trovavano in maggioranza nella bassa valle dell'Aar e nel Surbtal, e il principe vescovo di Costanza, che deteneva diritti signorili nei baliaggi esterni. I Conf. acquisirono gradatamente i diritti vescovili; nei villaggi situati tra Zurigo e Dietikon, nei quali i diritti di bassa giustizia erano detenuti da fam. zurighesi, la sovranità del balivo si ridusse sempre di più. Le cittadine di B., Bremgarten e Mellingen, queste ultime soggette alla contea solo sul piano amministrativo, sul proprio territorio detenevano i diritti di alta giustizia e disponevano di un'ampia autonomia; esse dipendevano direttamente dagli otto cant., i quali designavano il balivo a turno, ogni due anni. Dopo la sconfitta del 1712, i cant. catt. vennero esclusi dal governo del baliaggio; Zurigo e Berna governavano ognuno per sette anni, poi il governo passava per due anni a Glarona.

Il balivo risiedeva a B. nella fortezza inferiore (Niedere Feste), detta poi castello del baliaggio (ampliamento negli anni 1486-90). Nelle basse giurisdizioni dipendenti dai Conf. il balivo giudicava tutte le cause, altrove solo quelle che non rientravano nelle competenze dei giudici locali. Il balivo designava i vicebalivi, nominava direttamente i 24 giudici del tribunale criminale ed era l'istanza d'appello nelle cause civili. Quando la Dieta si riuniva a B., il balivo sigillava le missive e il suo voto era decisivo in caso di parità. In materia giuridica era assistito in forma consultiva da due funzionari: il landscriba (cancelliere) e il vicebalivo di contea, a loro volta designati dal cant. reggente. I vicebalivi, provenienti dall'élite locale, dirigevano i dibattimenti nelle zone in cui al baliaggio spettava anche la bassa giustizia; erano inoltre responsabili dell'esecuzione degli ordini superiori e incassavano le multe. A causa della breve durata del suo mandato e della limitazione delle sue competenze, il balivo poteva di fatto intervenire solo nei casi in cui era necessario appianare dei conflitti. L'estremo frazionamento del territorio impedì il rafforzamento del potere balivale, rispetto al quale i signori e le comunità locali godevano di ampia autonomia.

La sinagoga di Endingen. Incisione di Johann Rudolf Holzhalb tratta da Johann Caspar Ulrichs Sammlung jüdischer Geschichten, Basilea, 1768 (Biblioteca nazionale svizzera, Berna).
La sinagoga di Endingen. Incisione di Johann Rudolf Holzhalb tratta da Johann Caspar Ulrichs Sammlung jüdischer Geschichten, Basilea, 1768 (Biblioteca nazionale svizzera, Berna).

Le entrate principali del baliaggio provenivano dalla riscossione dei diritti di manomorta, che nel 1666 furono convertiti in tributo annuo, dalla trattenuta su tutti i beni che lasciavano il territorio della contea, dalle imposte versate dagli ebrei e dai proventi dei dazi; poiché i pedaggi riscossi a B., Klingnau, Koblenz, Würenlingen e Zurzach rendevano poco, a partire dal XVII sec. questi dazi furono dati in appalto ai migliori offerenti. La contea di B. fu l'unico baliaggio comune che anche dopo il XVII sec. permise agli ebrei di risiedere nel suo territorio; dal 1774 il loro diritto di domicilio fu limitato ai com. di Endingen e Lengnau. L'élite rurale, che temeva la concorrenza degli ebrei in campo economico, cercò più volte di farli cacciare dal territorio della contea, in alcuni casi anche facendo ricorso alla forza, ma le autorità si opposero sempre per ragioni finanziarie: soggetti direttamente al balivo, a partire dal 1696 gli ebrei dovevano infatti acquistare ogni 16 anni lettere di protezione; inoltre, con i loro commerci contribuivano a incrementare gli introiti daziari. Ogni anno, nel mese di giugno, il balivo presentava i conti del baliaggio, che in più occasioni si chiudevano in passivo; la stessa carica del balivo non garantiva entrate elevate.

Fino al XVIII sec., l'agricoltura, in particolare la cerealicoltura, basata sul sistema dell'avvicendamento triennale delle colture, costituì l'attività principale della stragrande maggioranza degli ab.; nelle valli della Limmat e dell'Aar e nel Surbtal veniva praticata anche la viticoltura. Nei centri urbani dominavano il commercio e l'artigianato; con i loro mercati settimanali le cittadine di B., Mellingen, Bremgarten, Klingnau, Kaiserstuhl e Zurzach, dove si teneva pure una fiera annuale, formavano una rete di centri economici nei quali venivano smerciati i prodotti agricoli; a partire dal XV sec. le città fornirono in misura crescente capitali all'agricoltura, confrontata con un notevole indebitamento. Nelle campagne l'artigianato, inizialmente solo tollerato, fu legalmente riconosciuto dal 1666. Alla grande eterogeneità dei rapporti giur. corrispondeva un'estrema frammentazione della decima e della signoria fondiaria; il diritto di successione vigente provocò una forte parcellizzazione dei terreni agricoli. Nel XVIII sec. i balivi della contea emanarono alcune norme comuni, nel tentativo di mettere ordine in un quadro agricolo e fiscale troppo frazionato; tuttavia, la breve durata del mandato degli amministratori non consentì di mettere in atto politiche economiche di ampio respiro. Mancando il sostegno dell'autorità, nel XVIII sec. le riforme agrarie in gran parte si arenarono; alla fine del sec. nella contea non vi era neppure una fabbrica o manifattura, e solo nelle zone al confine con Zurigo era presente, seppur in scarsa misura, l'industria a domicilio. La costruzione delle strade fu intensificata solo dopo il 1750, quando un balivo zurighese e uno bernese restarono in carica sette anni ciascuno.

Sul piano ecclesiastico la contea apparteneva alla diocesi di Costanza; faceva eccezione il baliaggio di Leuggern, che dipendeva da quella di Basilea. Dopo il 1531 la maggioranza delle parrocchie che avevano aderito alla Riforma furono riportate alla fede catt., eccetto quelle a est della Limmat, dove l'influsso di Zurigo era forte. Favorite dall'alternanza fra balivi rif. e catt., in vari villaggi poterono sussistere alcune minoranze di rif.; a Tegerfelden e Zurzach i rif. erano addirittura in maggioranza. Tutti i rif. della contea sottostavano al Concistoro della città di Zurigo; quelli residenti nei com. di Birmenstorf e Gebenstorf sottostavano invece al Concistoro di Berna. Gli ebrei del Surbtal (di rito "svevo"), che condividevano il rabbino con quelli di Tiengen, nel XVIII sec. eressero due imponenti sinagoghe.

Il 19.3.1798, con la proclamazione dei governi provvisori di Zurigo e Berna, la contea venne liberata dalla sudditanza; il suo territorio fu integrato, insieme ai Freie Ämter e al Kelleramt nel cant. B., istituito dalla Repubblica elvetica. Sul piano amministrativo, il territorio fu suddiviso nei distr. di Zurzach e di B.; quest'ultimo coincideva tuttavia solo in parte con l'odierno distr. omonimo. Con la nascita del cant. Argovia (1803) il distr. di B. recuperò i com. di Würenlingen, Bellikon, Künten, Remetschwil, Stetten, Mellingen, Wohlenschwil e Mägenwil, mentre in compenso Hüttikon, Oetwil an der Limmat, Dietikon e Schlieren passarono al cant. Zurigo. L'attuale distr. di B., che conta 27 com., è notevolmente cresciuto a partire dal secondo dopoguerra: nel 1990 era il distr. argoviese con il maggior numero di ab. (110'000) e la più alta densità demografica (715 ab./km2).

Riferimenti bibliografici

  • H. Kreis, Die Grafschaft Baden im 18. Jahrhundert, 1909
  • O. Mittler, «Die Grafschaft Baden», in Aargauer Heimat, 1944, 41-70
  • AA. VV., Das Surbtal im Spätmittelalter, 1995

Suggerimento di citazione

Andreas Steigmeier: "Baden (contea, distretto)", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 27.11.2002(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/008296/2002-11-27/, consultato il 28.03.2024.