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Sementina

Ex comune del canton Ticino, distretto Bellinzona, dal 2017 aggregato con Camorino, Claro, Giubiasco, Gnosca, Gorduno, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo e Sant'Antonio al comune di Bellinzona. Il villaggio di Sementina é situato sul cono di deiezione allo sbocco della valle omonima, sulla sponda destra del fiume Ticino. Prima attestazione: Somentina (1230). Popolazione: 300 abitanti nel 1591, 160 nel 1692, 170 nel 1795, 310 nel 1850, 345 nel 1900, 534 nel 1950, 618 nel 1960, 2646 nel 2000, 3025 nel 2010, 3175 nel 2016.

Sementina: carta di situazione 2016 (Geodati: Ufficio federale di statistica, Swisstopo, OpenStreetMap) © 2022 DSS.
Sementina: carta di situazione 2016 (Geodati: Ufficio federale di statistica, Swisstopo, OpenStreetMap) © 2022 DSS.

Sono stati rinvenuti una necropoli dell'età del Ferro e reperti dell'epoca romana. Il capitolo della cattedrale di Como possedeva a S. beni e diritti, che concesse in feudo ai Muralto (1264), ai da Gnosca (1277) e agli Orelli (1335). Nel 1335 S. e la località di Muyro (Moiro), attuale frazione di Sant'Antonio, sono documentati come com.; secondo l'elenco dei com. del contado di Bellinzona del 1363, anche l'insediamento collinare di Piancalardo formava un com. autonomo. Il capitolo di Bellinzona vi deteneva il diritto di decima (1465). Sul piano ecclesiastico S. dipese dalla matrice di Bellinzona fino al 1440, quando formò una parrocchia autonoma con Moiro, Piancalardo e Gudo (separatosi nel 1631). La chiesa parrocchiale di S. Michele (menz. nel 1291), eretta in sostituzione della chiesa medievale di S. Eusebio (cit. nel 1285, distrutta da un'alluvione), venne ricostruita nel XVII sec., ampliata probabilmente nel 1761 e più volte restaurata (da ultimo nel 2000-02). L'economia era basata sull'allevamento e soprattutto sulla campicoltura, che beneficiò della bonifica del piano di Magadino iniziata verso la fine del XIX sec. Nella prima metà del XX sec. nel com. si insediarono alcune piccole industrie (cartonaggi, produzione di ceramiche). I cosiddetti fortini della fame, ancora visibili lungo il torrente di S., furono realizzati per dare un'occupazione ai Ticinesi espulsi dalla Lombardia nel 1853. Grazie alla vicinanza con Bellinzona e alla favorevole posizione viaria (raccordo autostradale dell'A2), dagli anni 1960-70 S. ha conosciuto un marcato sviluppo residenziale; nel 2000 oltre i tre quarti della pop. attiva erano pendolari in uscita, spec. a Bellinzona.

Riferimenti bibliografici

  • Gilardoni, Inventario, 277-284
  • Il Comune, 1971, 277-286
  • AA. VV., Storia di gente e di luoghi, 2006
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Suggerimento di citazione

Graziano Tarilli: "Sementina", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 22.01.2024. Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/002047/2024-01-22/, consultato il 29.03.2024.