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Herisau

Veduta a volo d'uccello; particolare di una tavola contenuta nella Topographia Helvetiae, Rhaetiae et Valesiae (1642) di Matthaeus Merian (Universitätsbibliothek Bern, Sammlung Ryhiner).
Veduta a volo d'uccello; particolare di una tavola contenuta nella Topographia Helvetiae, Rhaetiae et Valesiae (1642) di Matthaeus Merian (Universitätsbibliothek Bern, Sammlung Ryhiner). […]

Com. AR, ex distr. Hinterland, situato all'incrocio delle direttrici San Gallo-Toggenburgo e Gossau-Appenzello; (837: Herinisauva). Centro regionale dell'Hinterland appenzellese, H. comprende un nucleo (Dorf), di aspetto urbano, circondato da quartieri residenziali e industriali (che si estendono anche sulle vicine alture) nonché frazioni e fattorie isolate nelle zone esterne di carattere agricolo. Sede dell'esecutivo e luogo di riunione del parlamento cant., nel 1876 H. è divenuta de facto capitale di Appenzello Esterno. Nella seconda metà del XX sec. accoglieva il 30% della pop. cant. Prima del 1648 il territorio com., ubicato nella fascia di transizione fra l'Altopiano sviz. e le Prealpi, aveva un'estensione di ca. 50 km2, pari al doppio di quella attuale; fino al 1648 comprese anche il com. di Schwellbrunn e fino al 1720 quello di Waldstatt. Nel 2003 H. fu la prima località sviz. a essere insignita del titolo di "città alpina dell'anno".

Struttura demografica del comune di Herisau

Anno16671734178018131830
Abitanti3 021 4 8165 9336 8637 014
      
Anno18501870a18881900191019301950197019902000
Abitanti8 3879 70512 93713 49715 33613 59913 40714 59715 62415 882
Percentuale rispetto alla popolazione cantonale19,2%19,9%23,9%24,4%26,5%27,8%28,0%29,8%29,9%29,7%
Lingua          
tedesco  12 79213 24414 57413 38213 08312 54913 22013 816
italiano  781826651532301 422869537
francese  4642604349364949
altre  21293721455901 4861 480
Religione, confessione          
riformata8 1479 01311 34711 45712 48811 26310 8019 6748 6467 666
cattolicab2406051 5501 9862 7652 2572 4964 5665 3335 105
altre0109405483791103571 6453 111
di cui cristiani ortodossi       2376411 006
di cui della comunità ebraica 1720282918207514
di cui delle comunità islamiche       4175362
di cui senza appartenenzac       596121 207
Nazionalità          
svizzeri8 1899 48112 08212 42613 55012 78412 81912 12812 73112 535
stranieri1982468551 0711 7868155882 4692 8933 347

a Abitanti: popolazione residente; religione e nazionalità: popolazione "presente".

b Compresi i cattolico-cristiani dal 1888 al 1930; dal 1950 cattolico-romani.

c Non appartenenti né a una confessione né a un gruppo religioso.

Struttura demografica del comune di Herisau -  Autore; censimenti federali

Fino alle guerre di Appenzello

Le prime testimonianze antropiche rinvenute nel territorio com. sono tre oggetti risalenti al Mesolitico. La colonizzazione definitiva - da parte degli Alemanni - cominciò intorno all'VIII sec. d.C. Gli agronimi più antichi compaiono quasi tutti a ovest della Glatt, dove si trova anche Schwänberg, la prima località appenzellese menz. in un documento (probabilmente nell'821 suweinperac, in relazione a una cessione di terreni al convento di San Gallo). Fino alla fine del XIV sec., sempre a ovest del fiume, è attestata la presenza di uomini liberi che facevano capo a un baliaggio separato. Per contro l'intera zona a est della Glatt, con la chiesa e il futuro abitato di H., già nella prima parte del IX sec. rientrava probabilmente nella signoria fondiaria dell'abbazia sangallese; nel 907 è menz. per la prima volta una chiesa privata (Eigenkirche) del convento. Per la colonizzazione successiva ebbero probabilmente un ruolo importante le tre fortezze di Urstein, Rosenberg e Rosenburg, erette nell'XI-XIII sec. e appartenenti ai signori di Rorschach (Rosenberg), ministeriali dell'abbazia. Nel XII sec. il diritto di investitura della chiesa di H. passò dall'abate di San Gallo al vescovo di Costanza. Un prete secolare è attestato per la prima volta nel 1208, una corte (Kelnhof) nel 1282. La prebenda parrocchiale di S. Salvatore - patrono sostituito da S. Lorenzo fra il 1225 e il 1415 - era, con quella di Appenzello, la più redditizia dell'intera regione appenzellese.

Intorno al 1200 la conformazione eterogenea del vasto territorio della curia Herisouve, che verosimilmente si estendeva fin verso la Schwägalp aumentando di altitudine da nord verso sud, si rifletteva in una produzione agricola differenziata: nelle fattorie a bassa quota situate a settentrione predominava la cerealicoltura, in quelle a quote più elevate e negli alpeggi l'allevamento (con un'importante produzione di formaggio alpestre). Durante il tardo ME, come nel resto della regione appenzellese, avvenne il passaggio dall'agricoltura commerciale all'allevamento, cui finanziatori della città di San Gallo, all'epoca in pieno sviluppo, contribuirono ampiamente.

Nel XIII e XIV sec. H. formava una circoscrizione amministrativa (Meieramt) la cui zona d'influenza comprendeva l'intero Hinterland appenzellese a ovest della Urnäsch, dall'odierno confine settentrionale del cant. fin verso la Schwägalp. Dal 1227 ca. ne furono titolari i von Rorschach (Rosenberg), che nel primo XIV sec. riuscirono a consolidare il proprio potere sul piano locale acquisendo anche i censi fondiari del baliaggio di H. e i diritti di patronato sulla chiesa. Sul territorio di H. sono documentati due baliaggi: gli uomini liberi a ovest della Glatt rientravano nel baliaggio libero (Freivogtei) dell'alta Turgovia (alla fine del XIV sec. si menz. inoltre un baliaggio di Schwänberg), il resto degli ab. - sia a ovest sia a est del fiume - nel baliaggio imperiale di H. I baliaggi cambiarono più volte titolare finché, fra il 1381 e il 1398, passarono all'abate di San Gallo insieme al Meieramt.

Un alfiere impugna la bandiera della Rhode con lo stemma del borgo e S. Lorenzo. Copia di un documento dell'inizio del XVI secolo raffigurata nella cronaca realizzata attorno al 1818 da Johannes Fisch (Staatsarchiv Appenzell Ausserrhoden, Herisau, Ms. 24).
Un alfiere impugna la bandiera della Rhode con lo stemma del borgo e S. Lorenzo. Copia di un documento dell'inizio del XVI secolo raffigurata nella cronaca realizzata attorno al 1818 da Johannes Fisch (Staatsarchiv Appenzell Ausserrhoden, Herisau, Ms. 24). […]

La concentrazione di poteri nelle mani del signore fondiario potrebbe, da un lato, aver dato un impulso decisivo alla formazione del com. (dal 1400 ca., per esempio, viene menz. una Kirchhöri o parrocchia di H.); dall'altro essa favorì però probabilmente anche l'opposizione all'abbazia che culminò nelle guerre di Appenzello. La zona di Urnäsch ebbe un'evoluzione autonoma al più tardi dal 1377, quando con altre "terre" (lendlin) appenzellesi aderì alla Lega delle città sveve; fino al 1417, tuttavia, sul piano parrocchiale continuò a dipendere da H. Nel 1401 quest'ultima si presentò per la prima volta come località autonoma dotata di un proprio sigillo (S[igillum] Universitatis Terre de Herisow) e aderì insieme ad altre entità collettive della Alte Landschaft a un'alleanza rivolta contro l'abbazia sangallese. Nel 1403, tuttavia, si staccò dalle comunità alleate. La località, che fino ad allora non aveva condiviso gli sforzi autonomistici degli Appenzellesi, si schierò dalla loro parte restando ostile all'abate, a differenza delle genti della Alte Landschaft. Le successive vicende belliche portarono, sempre nel 1403, a distruzioni nel territorio com., che colpirono fra l'altro le due fortezze superstiti, Rosenberg e Rosenburg. Con la conferma del diritto territoriale (1421, non concesso alla vicina Gossau) e della giurisdizione appenzellesi (1433) in due arbitrati fed., H. entrò definitivamente a far parte del Paese di Appenzello.

Herisau nel cantone di Appenzello fino alla divisione (1421-1597)

Fra le Rhoden del nuovo cant., H. era di gran lunga la più popolosa e si collocava al terzo posto per superficie territoriale; legata al resto del Paese da vincoli non stretti, perseguiva una linea utile ai propri interessi e fino al 1597 annoverò solo quattro Landamani. Le frontiere con il principato abbaziale di San Gallo furono precisate nel 1459 (confine settentrionale con la Alte Landschaft) e nel 1539 (confine occidentale con la contea del Toggenburgo). La maggior parte dei tributi abbaziali poté essere riscattata negli anni 1461-63; l'affrancamento dagli oneri residui, agevolato dalle pensioni del servizio mercenario, avvenne tra il 1517 e il 1566. Nel XVI sec. H. era divisa in quattro circoscrizioni (Scharen) con funzioni di difesa e polizia, servizio antincendi e assistenza. Nella seconda metà del XV sec. si aumentarono le prebende e si realizzarono tre nuovi altari, di cui uno probabilmente mantenuto da una confraternita di S. Anna. Negli anni 1516-20 la chiesa fu sostituita, a eccezione del campanile trecentesco, da un sontuoso edificio, eretto da un capomastro di Spira, Lorenz Reder. Nella frazione di Wilen sorgeva inoltre una semplice cappella. Attorno alla chiesa si sviluppò un borgo commerciale che già nel XVI sec. superava le 40 case. Nel 1518 è documentata una prima fiera nel giorno di S. Lorenzo, patrono della chiesa; fra il 1533 e il 1537 si costruì un emporio, e a partire dal 1537 sono attestati mercati settimanali.

A H. la Riforma si affermò più tardi rispetto alle altre Rhoden esterne. Benché negli anni 1516-22 la comunità fosse guidata da un fervente luterano, Johannes Dörig, il suo successore Joseph Forrer, insediato dal vescovo di Costanza, impedì fino al 1529 l'introduzione della nuova fede; dal 1525 al 1529, peraltro, una fattoria di una zona esterna all'abitato (Sturzenegg) avrebbe accolto un centro anabattista. Nel 1531 e verso la fine del decennio 1580-90, quando i conflitti confessionali con i catt. si inasprirono nuovamente, H. ebbe un ruolo di mediazione. Per controbattere agli sforzi controriformisti del capoluogo cant., dopo il 1588 vari politici rif. di rilievo si trasferirono da Appenzello a H., dove negli anni 1603-05 furono rimossi gli ultimi altari e le croci sepolcrali, testimonianze residue anteriori alla Riforma. I catt. avevano dovuto lasciare la località già negli anni precedenti; gli ebrei ne vennero espulsi nel 1622.

Borgo commerciale emergente (1597-1830)

Nel 1597 la disputa sulla località da eleggere come capoluogo della nuova entità statale di Appenzello Esterno vide H. sconfitta da Trogen; la rivalità politica ed economica che si creò in quel periodo fra i due com. venne appianata nel 1647 con la creazione di un doppio regime per il governo cant. e i Piccoli Consigli. Nel 1601 H. edificò un proprio palazzo com., che oltre ad accogliere le autorità com. ospitava, in alternanza con Trogen, le riunioni del doppio Landrat, del Gran Consiglio, del tribunale matrimoniale e, a turno con Hundwil e Urnäsch, del Piccolo Consiglio della regione a sinistra della Sitter. Durante l'Elvetica, H. fu capoluogo del distr. omonimo. Le zone sudoccidentali intorno a Schwellbrunn e a Waldstatt si staccarono da H., risp. nel 1648 e nel 1720, per formare com. autonomi; ciascuna separazione comportò nuove suddivisioni territoriali delle Scharen di H. Intorno al 1780 il villaggio, che si era fortemente sviluppato, costituì da solo una quinta Schar; il sistema delle Scharen fu abolito nel 1808.

Organo supremo per le questioni dell'intera comunità era l'assemblea della Kirchhöri (futura assemblea com.), formata da membri maschili, che all'inizio di maggio eleggeva i "capitani" o sindaci e i Consiglieri (dal 1723 anche i rappresentanti nel doppio Landrat) e il giorno di S. Martino nominava singoli funzionari. Tra il 1738 ca. e il 1850, 11 dei 22 Consiglieri dovevano provenire dal villaggio e 11 dalle zone esterne; anche la carica di "capitano" veniva ricoperta da due uomini; la presidenza delle autorità com. spettava al massimo funzionario cant. del posto, se ne esisteva uno. Dal XVI sec. i proprietari di case nella zona centrale soggetta alla sorveglianza del fuoco (Feuerschau) si organizzarono in una "corporazione del borgo" (Dorferkorporation), guidata dai Consiglieri del villaggio, che svolgeva in forma autonoma compiti di polizia in vari campi (incendi, costruzioni, sicurezza) e assicurava l'approvvigionamento idrico. Soggetto ad amministrazione autonoma era anche il vasto terreno comune della Nordhalde; nel XVIII sec. i relativi diritti passarono a privati o furono acquisiti dalla Kirchhöri, che nel 1799 li assegnò alla borsa dei poveri. Tra le aziende com. in appalto vanno cit. la fornace del Mauchler (fino al 1843), la conceria, il macello, i bagni e il ritrovo dei tiratori. Fino al 1830 ca. la politica e l'economia furono dominate da poche fam., in parte imparentate fra loro, ma in parte anche rivali.

Pianta del borgo nel 1628. Disegno a penna e acquerello realizzato attorno al 1819 da Johann Ludwig Merz (Museum Herisau).
Pianta del borgo nel 1628. Disegno a penna e acquerello realizzato attorno al 1819 da Johann Ludwig Merz (Museum Herisau).
Pianta del borgo nel 1818. Disegno a penna e acquerello realizzato attorno al 1819 da Johann Ludwig Merz (Museum Herisau).
Pianta del borgo nel 1818. Disegno a penna e acquerello realizzato attorno al 1819 da Johann Ludwig Merz (Museum Herisau). […]

Nel XVIII sec. H. era fra le località sviz. più popolose: all'improvviso calo del primo XVII sec. (per le pestilenze e per il distacco di Schwellbrunn) seguì nel periodo 1650-1734 un incremento demografico superiore al 60% dovuto al fiorente sviluppo delle telerie; un nuovo aumento ebbe luogo negli anni 1750-1800 con l'affermarsi della tessitura di cotone e del finissaggio delle stoffe. In gran parte la crescita fu dovuta al trasferimento da altri com., quasi tutti di Appenzello Esterno. H. cercò di controllare l'afflusso con varie misure: dal 1701 gli immigrati, oltre a dover pagare una tassa d'ingresso, rimasero esclusi dall'assemblea della Kirchhöri fino all'acquisto della cittadinanza. Mentre i nuovi arrivati si stabilivano di preferenza nelle zone periferiche, i ceti alti, prima sparsi nell'intero territorio com., sull'onda dei mutamenti economici si trasferirono nelle zone centrali (Dorf, Glatt e Säge). In un primo tempo la crescita demografica comportò un addensamento degli abitati nelle zone esterne, ancora oggi connotate da molte case settecentesche di tessitori-contadini. Dopo il 1760 essa determinò invece un aumento della pop. del villaggio e delle zone industriali che stavano sorgendo lungo la Glatt e il Sägebach. Nonostante i devastanti incendi (1559, 1606, 1812), il borgo si sviluppò quindi rapidamente intorno alla chiesa (ca. 85 edifici nel 1646, già 250 nel 1791). L'assetto odierno del nucleo risale alla ricostruzione avvenuta dopo il 1606: nel tempo si sono conservate varie "case di fabbricanti", costruite dal 1750 lungo le vie principali in progressivo sviluppo, che conferiscono un carattere particolare all'architettura del luogo. I due splendidi palazzi edificati nel 1737 dalla fam. Wetter sulla piazza della chiesa diedero un accento nuovo al centro in quanto eretti in muratura a differenza degli altri edifici della località, prevalentemente in legno. Nel 1787 il territorio sottoposto alla sorveglianza del fuoco fu ampliato. Nel XVIII sec. le fontane del villaggio passarono da quattro a 12; dal 1808 l'acqua venne addotta al centro da sorgenti molto più lontane.

Nel XVI e XVII sec. le varie attività legate alle telerie presero il sopravvento sull'agricoltura. In parallelo alla produzione della tela di lino, attestata dal 1515, si affermò il processo - già in corso almeno dal XIV sec. - della conversione dall'agricoltura all'allevamento, per lo più integrato dalla tessitura a domicilio. La campicoltura commerciale scomparve del tutto. Dal 1700 al più tardi, il binomio economico tipico di Appenzello Esterno - che associava l'allevamento alla tessitura a domicilio - contraddistinse anche le zone rurali di H. La località, inoltre, riuscì a raggiungere una posizione importante nel commercio del filo (mercato settimanale attestato dal 1670), nel finissaggio delle stoffe e nella vendita di tessili (esposizione di telerie menz. dal 1706). Fino al XVII sec. H. ebbe un ruolo subordinato all'interno della produzione di telerie di San Gallo, ma dopo il 1650 divenne una rivale economica in grado di competere con la città. Intorno al 1660 alcuni commercianti di H. cominciarono a esportare tela di lino verso Lione. Nel 1666 i fratelli Ulrich e Bartholome Schiess aprirono un primo impianto di candeggio, cui affiancarono poi anche una cartiera. Intorno al 1737 entrò in funzione sulla Glatt una prima stamperia. Dopo il 1750 l'industria tessile acquisì un'importanza ancora maggiore con il passaggio alla lavorazione del cotone; in varie località periferiche sorsero stabilimenti di candeggio e apprettatura (spec. lungo la Glatt, dove si formò un primo autentico quartiere industriale con vari opifici). Se nel 1579 vivevano a H. quattro mercanti di filato, nel 1826 il borgo registrava già 42 commercianti, 84 fabbricanti, molti mercanti di filato e maestri tessitori, nove impianti di candeggio, 12 di apprettatura e quattro di gasatura, due stamperie e due tintorie (oltre a otto segherie, sette mulini e due cartiere). L'ampia gamma di mestieri e attività artigianali praticate a H. era paragonabile a quella presente nelle città. Molti maestri erano riuniti in ass. professionali paracorporative; nel 1826 i maestri registrati erano 309, i garzoni 175 e gli apprendisti 55. H. era la principale piazza di trasbordo delle merci in Appenzello, importante anche per la campagna sangallese e il Toggenburgo.

Fino al 1834 le scuole elementari erano a pagamento, gestite da maestri privati; le autorità locali si limitavano a concedere permessi d'insegnamento, a remunerare il secondo pastore rif. per le sue prestazioni scolastiche, a sovvenzionare l'esame annuale (per Pasqua) e a sostenere gli allievi indigenti. Nel 1809 Johann Jakob Fitzi, già allievo di Pestalozzi, fondò una scuola reale privata. Nel 1769 venne aperto un orfanotrofio, nel 1795 un ospizio per poveri. Le iniziative intellettuali o culturali furono relativamente tardive e rimasero circoscritte a una cerchia elitaria. Nel 1775 fu creata una biblioteca e negli anni 1776-90 e 1810-16 sono attestate soc. di musica. Dal 1792 al 1809 fu attiva una scuola d'arte gestita da Johannes Walser, che per un certo periodo fu affidata a Gabriel Lory (padre). L'Avisblatt für Herisau und Umgebung, uscito dal 1805 al 1814, fu il primo giornale di Appenzello Esterno.

Dal 1830 a oggi

Dal 1877 H. è luogo ordinario di riunione del governo e del parlamento e sede delle principali attività amministrative cant.; è quindi di fatto la capitale di Appenzello Esterno. Fino al 1914 il governo, il parlamento e gli uffici amministrativi furono ospitati nella casa com., a eccezione del Consiglio di Stato e della cancelleria cant., che dal 1902 al 1914 furono collocati nel nuovo edificio delle poste. In seguito queste istituzioni furono trasferite nell'edificio della Banca cant. e del governo (sull'Obstmarkt). H. è sede di ist. bancari (dal 1866), di un ospedale regionale (dal 1879), della clinica psichiatrica cant. (costruita negli anni 1906-08), del centro cant. di formazione professionale (dal 1975) e di un arsenale fed. (dal 1919); dopo la costruzione di una caserma (1865) la località è inoltre divenuta una piazza d'armi fed. della fanteria. Nel 1859 ebbe luogo la separazione dei poteri (con la creazione di un tribunale com., soppresso nel 1972) e nel 1877 venne sciolta la Kirchhöri, trasformata nella comunità evangelico-rif. e nel com. odierno. Nel 1910 all'assemblea com. subentrarono elezioni e votazioni; nel 1975 il municipio fu professionalizzato e ridotto da 21 a sette membri, e si passò a un Consiglio com. di 31 membri, eletto con il sistema proporzionale. La Dorferkorporation, gestita in forma privata dal 1834, entro il 1875 cedette al com. vari servizi (lotta agli incendi, sorveglianza, polizia), ma in compenso si prese carico sia dell'illuminazione stradale nel centro sia, per gradi, dell'approvvigionamento idrico dell'intero territorio com. Nel decennio 1970-80 sono passati al com. altri servizi prima gestiti in forma privata (scuole materne, aziende di trasporto, illuminazione stradale). Sono invece di competenza cant. la polizia (dal 1972) e l'ospedale regionale (dal 1993). Dal 1971 un consorzio sovrarregionale (inceneritore della città di San Gallo) provvede allo smaltimento dei rifiuti. Dal 2001 le case medicalizzate e di riposo sono annesse a una nuova fondazione, la Fondazione per l'assistenza degli anziani di Herisau.

Negli anni 1850-1910 il fiorente sviluppo dei ricami determinò un nuovo aumento demografico, superiore alla media del semicant. e a quella sviz. Fra i borghi divenuti capoluoghi cant., H. fu l'unico a superare i 10'000 ab. già prima del 1915. Questa terza fase di crescita era dovuta soprattutto all'immigrazione di cittadini provenienti da altri cant., la cui quota nel periodo 1850-1920 passò dall'11,5 al 43% (49% nel 1960); nel contempo la percentuale di stranieri salì dal 2 al 12%, mentre quella di cittadini scese dal 50 al 25,5%. In questo periodo i nuovi arrivati si stabilirono spec. nel borgo e nelle zone industriali, formando veri e propri quartieri operai. Dopo il 1920 si verificò un crollo demografico legato alla crisi; una ripresa graduale si ebbe solo dopo il 1950. Negli anni 1950-70 la quota di stranieri salì dal 4,5 al 17% (21% nel 2000); dopo il 1980 la comunità proveniente dalla ex Iugoslavia divenne la più numerosa, superando quella it. Nel 1970 cominciò un periodo contraddistinto da una forte fluttuazione; nel 1990 solo il 34% della pop. residente era nato a H. Questa evoluzione portò, fra l'altro, alla creazione di ass. di quartiere e all'organizzazione di feste locali (dal 1965). Dal 1985, inoltre, con il rapido aumento della mobilità individuale H. si è inserita in misura crescente nell'agglomerato sangallese, con conseguente parziale indebolimento del proprio ruolo tradizionale di centro regionale. Negli anni 1980-90, quando i pendolari giornalieri sono saliti bruscamente da ca. 1500 a ca. 2550, il rapporto fra quelli in entrata e quelli in uscita, prima quasi equilibrato, si è spostato lievemente a favore dei primi (per la prima volta dal 1960). Questa evoluzione è proseguita negli anni 1990-2000, contraddistinti da un decisivo aumento del pendolarismo in entrata.

Dopo il 1835 la fisionomia del borgo fu molto alterata dall'intensa attività edilizia. Modifiche di rilievo derivarono dalla costruzione, entro il 1910, di tre nuove strade che si dipartivano dal centro (Poststrasse, Kasernenstrasse, Bahnhofstrasse), di insediamenti industriali (sul Sägebach, sulla Glatt, in zona Nordhalde) e della ferrovia. La sostituzione della stazione di testa inaugurata in centro nel 1875 con una stazione di transito richiese ampi lavori di pianificazione nella dinamica fascia periferica e la costruzione di un vistoso viadotto sopra la valle della Glatt (1907-10). I quartieri residenziali previsti nelle vicinanze della nuova stazione furono realizzati solo gradualmente; la crisi economica pose fine a vari piani ambiziosi di edificazione. Nel nucleo del borgo, alle tradizionali case in legno subentrarono costruzioni in pietra, tra cui si distinsero per il particolare pregio architettonico il nuovo stabile postale (1899-1902), con una cupola che ricordava quella di Palazzo fed., e l'edificio della Banca cant. e del governo (1912-14) affacciato sull'Obstmarkt, divenuto nodo viario principale. Un'ambiziosa politica urbanistica portò, nel 1901, alla creazione di un ufficio com. delle costruzioni e all'adesione alla Lega delle città sviz. Dopo il 1905 H. divenne un'antesignana dell'Heimatstil. Dal 1880 la produzione di ricami a domicilio consentì anche alle zone esterne di partecipare al boom edilizio, ma la crisi del settore segnò la fine dell'alta congiuntura e negli anni 1918-43 la fisionomia urbanistica di H. rimase immutata. Dopo il 1950 prese avvio un'intensa attività edilizia dovuta alla forte carenza di alloggi: quartieri industriali furono trasformati in zone residenziali, e nelle aree verdi e in periferia si costruirono nuovi complessi abitativi. Nel contempo il nucleo divenne un piccolo polo commerciale, con una percentuale di alloggi in continua diminuzione. Fino al 1975 l'edilizia residenziale si concentrò spec. sui grandi caseggiati, dal 1979 sulle abitazioni unifam. La zona centrale, prima ben circoscritta, si sviluppò nella complessa topografia in modo irregolare, assumendo una struttura tentacolare.

Inaugurazione della linea ferroviaria lago di Costanza-Toggenburgo, avvenuta l'1.10.1910 (Museum Herisau).
Inaugurazione della linea ferroviaria lago di Costanza-Toggenburgo, avvenuta l'1.10.1910 (Museum Herisau). […]

Fino al 1940 lo sviluppo economico seguì il ritmo delle oscillazioni congiunturali del ramo tessile. Impulsi decisivi provennero, negli anni 1865-1920, dal settore del ricamo e dalle industrie connesse di supporto. H. divenne il maggiore centro di finissaggio della Svizzera orientale, con otto impianti di candeggio, dieci di apprettatura, quattro di gasatura e uno di torcitura, due tintorie, varie fabbriche di ricami a macchina e 13 aziende specializzate nel commercio tessile (1900), accanto a cui vanno cit. la Suhner (fabbrica di cavi e fili metallici), la Walke (produttrice di carta a colori, la prima del genere in Svizzera), due litografie-incisorie e una tipografia. Nel XIX sec., inoltre, si fecero ingenti sforzi per promuovere il settore primario (allevamento, selvicoltura) e potenziare le vie di comunicazione. Furono effettuati cospicui imboschimenti, si allestirono vivai forestali e vennero aperti vari caseifici di pianura; il mercato settimanale del bestiame, risalente al 1792, nel XX sec. divenne il più importante polo di vendita di vitelli nella Svizzera orientale. Collegamenti alla rete ferroviaria furono creati nel 1875 con la prima linea sviz. a scartamento ridotto (la Winkeln-H.-Urnäsch, dove il tratto Winkeln-H. sostituisce dal 1913 un collegamento con Gossau) e nel 1910 con la linea a scartamento normale Romanshorn-San Gallo-H.-Wattwil. Nel 1857 venne aperto un ufficio telegrafico e nel 1867 una fabbrica di gas. Negli anni 1883-84 furono approntati la rete idrica per uso domestico e un sistema di idranti, nel 1885 una rete telefonica locale, nel 1885-86 una palestra, nel 1900 l'allacciamento alla centrale elettrica Kubel e nel 1907 le fognature. Grazie a uno stabilimento balneoterapico (Heinrichsbad), dal 1824 al 1873 H. fu una stazione turistica di livello intern.

La crisi economica del periodo interbellico colpì H. duramente, costringendo alla chiusura spec. aziende di ricami e piccoli o medi impianti di finissaggio, mentre le tre ditte più importanti (Cilander, Textilhandelshaus J. G. Nef, Draht- und Kabelfabrik Suhner & Co) riuscirono a espandersi. Nel commercio al minuto fece scalpore, nel 1928, l'apertura di una filiale Migros (la prima della Svizzera orientale). Un fenomeno particolare è costituito, a partire dal 1930, dal netto aumento dei dentisti con permesso cant. e dei naturopati: nel 1939 i primi erano 43, i secondi 68. Dopo il 1945 le autorità com. riuscirono a diversificare in misura notevole la struttura economica, fino ad allora unilaterale; soprattutto in campo metallurgico-meccanico si ebbe una forte crescita industriale. Il periodo 1965-75 segnò una cesura con la perdita di ca. un terzo dei posti di lavoro nell'industria (spec. tessile). Nel contempo aumentarono però i servizi, che raggiunsero la quota del settore secondario; questa evoluzione creò i presupposti per un nuovo rilancio economico (gli impieghi a tempo pieno passarono da 5636 nel 1975 a 6833 nel 1991), che solo dopo il 1995 sarebbe stato frenato dalla recessione.

H. poté tuttavia partecipare al boom economico posteriore al 1945 solo in misura marginale. Azienda chiave dell'economia cant. nel dopoguerra fu la Suhner & Co, lanciatasi con successo sia nell'elettrotecnica sia nella lavorazione della gomma e della plastica (dal 1969 Huber + Suhner). La percentuale di posti di lavoro offerti dal ramo tessile scese dal 59% (1905) al 5% (1995); aumentarono invece in misura notevole, nel periodo 1955-95, gli impieghi nella pubblica amministrazione (dall'11% al 20%) e nel campo della consulenza, della pianificazione e della tutela d'interessi (da 17 a 324 unità a tempo pieno). Nel 2000 i servizi offrivano la metà dei posti di lavoro, l'agricoltura appena il 4%. Con oltre 8000 impieghi, H. contribuisce in modo decisivo a rendere l'Hinterland appenzellese un polo lavorativo capace di sostenere la concorrenza della regione di San Gallo e Gossau. Il com. cominciò tardivamente a sopperire alle carenze infrastrutturali; oltre a edifici scolastici, impianti sportivi e strutture culturali, vennero realizzati la casa di riposo Heinrichsbad (1968-70, integrata con una casa medicalizzata e un complesso abitativo per anziani negli anni 1980-82), l'ospedale regionale (1968-72) e gli impianti di depurazione (1971-75, ampliati dal 1997 al 1999). La Dorferkorporation affrontò il problema della permanente scarsità d'acqua in vario modo: nel 1934 con l'annessione al consorzio H.-Degersheim-Mogelsberg, nel 1966 attraverso contratti di fornitura stipulati con la città di San Gallo, nel 1993 con l'adesione alla rete idrica regionale sangallese (con partecipazione al nuovo impianto lacuale di Frasnacht). Nel 1969 la produzione di gas fu interrotta e H. venne allacciata ai metanodotti della Svizzera orientale.

Bandiera di un'associazione culturale operaia nel 1900 (Museum Herisau).
Bandiera di un'associazione culturale operaia nel 1900 (Museum Herisau). […]

La forte immigrazione portò a H., località rif., molti catt.: fra il 1860 e il 1910 la loro percentuale rispetto alla pop. complessiva salì dal 5 al 18%, nel periodo 1950-70 dal 18,5 al 31,5%. La diaspora catt. romana dispose di una propria parrocchia dal 1867; la prima chiesa catt., risalente al 1878-79, fu sostituita da un nuovo edificio negli anni 1936-37. I primi insegnanti catt. vennero autorizzati solo nel 1958. Nella comunità evangelico-rif. le divergenze fra ortodosso-positivi e liberali provocarono, a partire dal 1870, una scissione che si protrasse fino a XX sec. inoltrato, alla quale si pose rimedio con un'assegnazione paritetica dei posti di pastore. Nel 1873 lo stabilimento balneare Heinrichsbad fu rilevato da una soc. evangelico-ortodossa e trasformato in un ist. di cura cristiano, dotato di un proprio pastore. Dal 1887 presero piede a H. l'Esercito della salvezza (con una delle prime sezioni fondate nella Svizzera ted.) e diverse Chiese libere. Una comunità prot. creata nel decennio 1990-2000 gestisce da alcuni anni una scuola elementare privata di indirizzo cristiano.

Per la formazione delle opinioni politiche ebbero un ruolo determinante i circoli di lettura (dal 1830), la Soc. del Grütli (dal 1850), la Soc. di agricoltura (dal 1869) e le soc. operaie; nelle zone esterne i primi si consideravano soprattutto rappresentanti degli interessi locali. Dopo il 1900 l'azione politica passò ai partiti, fra cui fu sempre dominante quello radicale democratico. Dal processo sociopolitico e ideologico di differenziazione derivarono raggruppamenti diversi: nel decennio 1870-80 si contrapposero liberali conservatori e radicali, nella prima metà del XX sec. il movimento operaio socialista e i catt. si distanziarono volutamente dalla maggioranza prot.-radicale, che cercava di creare unità nelle proprie file. Dal 1960 questi ambienti ideologici furono soggetti a una crescente erosione. Un gruppo di giovani con idee critiche costituì, dal 1974 al 1993, l'Anello degli Indipendenti; nel 1992 cominciò a formarsi il Forum Herisau, vicino ai Verdi, che ottenne successi politici iniziali ma non riuscì a consolidarli. Questo partito intendeva collocarsi al di fuori delle strutture politiche tradizionali, che costituiscono invece un punto di riferimento per l'Unione democratica di centro, nuova forza conservatrice in rapida crescita dal 1994. Il giornale radicale Appenzeller Zeitung appare dal 1852; fra i suoi concorrenti, per lo più di vita breve, quello di maggiore durata fu il foglio socialista Appenzeller Volkswacht, pubblicato dal 1906 al 1930 e redatto a H. (dal 1914 testata collaterale della Volksstimme di San Gallo). La vita culturale, animata da tutta una serie di ass., durante il periodo interbellico si orientò verso le tradizioni popolari appenzellesi e lo jodel; nel 1925, per esempio, a H. venne creato il nuovo costume di Appenzello Esterno, e dal 1927 fu ripresa e rivisitata con successo l'antica usanza dei cortei mascherati di S. Silvestro (Silvesterkläuse). Nel 1968 l'apertura di una casa per giovani segnò l'inizio di un nuovo movimento giovanile di ispirazione anglosassone. Molte le iniziative volte a limitare l'attrattiva culturale esercitata da San Gallo: concerti di musica classica nel Casino, serate di cabaret organizzate dal gruppo Kultur is Dorf nel vecchio arsenale, concerti pop nel Casino e nella Chälblihalle (dal decennio 1990-2000), oltre all'apertura di una biblioteca (1994) e di un cinema (2000, sale cinematografiche erano già state peraltro in funzione nel periodo 1910-84). Un'usanza particolare è costituita dalla festa primaverile detta Gidio Hosestoss (personaggio carnevalesco), nata intorno al 1845 e imitata anche nel com. vicino di Waldstatt. La celebrazione del carnevale, un tempo condannata dai rif., ha conosciuto un forte sviluppo a partire dagli anni 1980-90.

Riferimenti bibliografici

  • ACom
  • BCom
  • Museo di Herisau
  • MAS AR, 1, 1973
  • INSA, 5, 123-223
  • AA. VV., Herisau, 1999
  • P. Witschi, Das Schwarze Haus am Glattbach, 1999
Link
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Suggerimento di citazione

Thomas Fuchs: "Herisau", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 22.08.2008(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/001293/2008-08-22/, consultato il 28.03.2024.