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Stein am Rheincomune

Com. SH, capoluogo del distr. Stein, che costituisce un'exclave del cant. Sciaffusa nella cosiddetta parte superiore del cant.; (833/834: Stein; poi anche Lithopolis o Gaunodurum). Situata all'estremità occidentale del bacino inferiore del lago di Costanza (Untersee), sul Reno, ai piedi del Klingenberg, la cittadina comprende anche l'omonimo convento e, sulla sponda sinistra del fiume, la frazione di Vor der Brugg con la chiesa di Burg. Pop: ca. 1200 ab. attorno al 1500, ca. 1720 nel 1583, ca. 830 nel 1643, 1148 nel 1798, 1469 nel 1850, 1777 nel 1900, 2352 nel 1950, 2985 nel 2000.

Preistoria ed epoca romana

Le più antiche testimonianze archeologiche rinvenute a S. risalgono al Neolitico recente. In occasione di scavi per il restauro della fortezza di Hohenklingen (2005-07) all'interno della cappella e al di fuori delle mura di cinta sono venuti alla luce punte di frecce, le cosiddette punte di Dickenbännli (piccoli utensili per perforare) e cocci di ceramica che attestano una colonizzazione dell'area attorno al 4300 a.C. Per le epoche successive non vi sono per contro reperti fino all'occupazione romana, malgrado ne siano stati rinvenuti nelle vicine località di Hemishofen ed Eschenz e nell'isola di Werd. Alla fine del III sec. i Romani, dopo aver arretrato i confini del loro Impero, eressero un castrum sulla collina nell'odierno quartiere di Vor der Brugg allo scopo di respingere i Germani. La fortificazione, estesa su una superficie di 88 x 91 m, comprendeva 12 torri, un ponte e una testa di ponte sulla sponda settentrionale del Reno. Il cimitero tardoromano dove sono stati scoperti recipienti in pietra ollare e in vetro, in parte di eccellente fattura, tra cui una coppa decorata con scene di caccia, è situato ca. 250 m più a sud. I Romani abbandonarono la regione poco dopo il 400.

Medioevo ed epoca moderna

Signoria e amministrazione

Veduta della città da sud con due comete e un fuoco misterioso sopraggiunto nella notte del 5.9.1562. Episodio riportato e illustrato nella cronaca del canonico Johann Jakob Wick, 1563 ca. (Zentralbibliothek Zürich, Handschriftenabteilung, Wickiana, Ms. F 14, fol. 211r).
Veduta della città da sud con due comete e un fuoco misterioso sopraggiunto nella notte del 5.9.1562. Episodio riportato e illustrato nella cronaca del canonico Johann Jakob Wick, 1563 ca. (Zentralbibliothek Zürich, Handschriftenabteilung, Wickiana, Ms. F 14, fol. 211r). […]

Dopo la partenza dei Romani, gli Alemanni si insediarono all'interno delle mura del castrum. Almeno due fam. nobili si spartirono il territorio e assicurarono la fortificazione, controllando le vie di comunicazione ed esercitando il potere. Una chiesa in legno - la più antica del suo genere in Svizzera - venne costruita al più tardi nel VII sec. Poco dopo venne sostituita da una chiesa ad aula unica in pietra utilizzata come tomba di fam. da un casato nobile. Sulla sponda destra del Reno, dove oggi sorge la cittadina, nel VII sec. esisteva una corte (Fronhof), cioè un piccolo complesso di sfruttamento agricolo con casa signorile, chiesa, cimitero ed edifici abitativi e utilitari, che costituiva il più importante insediamento della regione. Nel X sec. la corte di S. appartenne probabilmente a Kuno von Öhningen, membro del seguito del duca di Svevia. Attorno al 1007 re Enrico II trasferì dall'Hohentwiel alla corte di S. il convento benedettino di S. Giorgio, che faceva capo al vescovo di Bamberga. La presenza di questa abbazia, riccamente dotata, diede un impulso decisivo allo sviluppo della località. Il monastero detenne inizialmente i diritti di mercato e di dazio e la bassa giurisdizione. A causa dei dissidi con la città di S. e i suoi balivi, nel 1478 si pose sotto la protezione della città di Zurigo che durante la Riforma lo soppresse. Dal XIII sec. i signori von Hohenklingen, suoi balivi, residenti nella fortezza dominante la città, svolsero un ruolo sempre più importante. Offrirono protezione e sicurezza al convento e alla città e attorno al 1302 fondarono un ospedale. Per i servizi resi ottennero dall'imperatore il diritto di costruire ponti (1250 ca.), il privilegio di una propria giurisdizione (1379) e il dazio maggiore (1395). In questo periodo S. divenne un'importante cittadina commerciale, la cui cittadinanza, attiva nel commercio e nell'artigianato, consolidò la propria posizione. L'esercizio del potere, l'amministrazione e la giurisdizione erano così ripartiti tra il convento, i balivi e i cittadini.

Nel XIV sec. i conflitti tra balivi e convento si moltiplicarono, sfociando negli anni 1380-90 nella rottura e in un avvicinamento tra i balivi e i cittadini. A causa di difficoltà finanziarie e cambiamenti politici, i von Hohenklingen vendettero nel 1419 risp. 1433 i loro diritti e possedimenti a S. ai signori von Klingenberg. Fortemente indebitati - perlopiù con cittadini di S. -, anche i von Klingenberg dovettero poco dopo separarsi dalle loro proprietà. Con un atto di forza, queste ultime nel 1457 vennero acquistate per ca. 24'000 fiorini dalla città, che per un breve periodo ottenne l'immediatezza imperiale, ma che si indebitò a sua volta. Militarmente debole e politicamente isolata, S. concluse nel 1459 un'alleanza difensiva e offensiva con Zurigo e Sciaffusa. Nel 1484 l'alleanza venne rinnovata, ma senza Sciaffusa. Assumendosi i debiti contratti da S. per il riscatto da Sciaffusa, Zurigo sfruttò il momento favorevole e si elevò a signore territoriale; da allora determinò la politica estera di S., detenne la sovranità militare e costituì la massima istanza d'appello. S. conservò una certa autonomia amministrativa e la sovranità in ambito economico. Dalla seconda metà del XV sec. ebbe un proprio Consiglio. Tentò invano di diventare una città-Stato attraverso l'acquisizione delle signorie giurisdizionali di Vor der Brugg (1457 risp. 1468), Ramsen (1539) e Wagenhausen (1575 e 1596). Fino alla fine dell'ancien régime Zurigo riuscì sempre a imporre i suoi interessi strategici e politici, ma nei periodi di difficoltà offrì anche il proprio aiuto alla cittadina. Nel 1783-84 i ricorrenti conflitti di interesse sfociarono nel cosiddetto affare di Stein am Rhein.

Con l'Elvetica S. perse i suoi privilegi e i suoi territori soggetti. Durante la seconda guerra di coalizione (1799-1801) fu occupata dapprima dai Francesi, poi dagli Alleati e in seguito di nuovo dai Francesi. Tra il 1798 e il 1802 cambiò più volte appartenenza cant., per poi passare definitivamente nel 1803, con l'Atto di mediazione, al cant. Sciaffusa e costituire un proprio distr. con Hemishofen, Ramsen e, dal 1929, Buch. Dal 1933 fin quasi al termine della seconda guerra mondiale S. fu una roccaforte del frontismo. Il bombardamento americano del 22.2.1945 fece nove morti. Nel 1945 la città si dotò di un proprio consiglio com. Dal 1920 i partiti borghesi detengono la maggioranza nell'esecutivo e nel legislativo, anche se i socialisti hanno una forte rappresentanza.

Chiesa

S. comprende due com. parrocchiali: quello di Burg sulla sponda sinistra del Reno (situato dove sorgeva l'antico castrum), a cui fanno capo il quartiere di Vor der Brugg e i com. turgoviesi di Eschenz e Wagenhausen, e quello di Stein-Hemishofen sulla riva destra. Dall'VIII sec. i diritti di patronato di Burg cambiarono spesso proprietario. Detenuti dall'abbazia di Einsiedeln tra il 1468-1836, passarono poi fino al 1918 al cant. Sciaffusa. Da allora Burg ottenne il diritto di eleggere il proprio pastore e diventò una corporazione autonoma di diritto pubblico. Nel 1525 sotto la guida del parroco Johannes Oechsli la pop. sulla sponda sinistra del Reno aderì compatta alla Riforma (sacco di Ittingen). La chiesa di S. Giovanni a Burg è la più antica del cant. Sciaffusa. Il coro, del XII/XIII sec., è decorato da tre importanti cicli pittorici del periodo attorno al 1420; la navata risale al 1671. Del com. parrocchiale della città sulla riva destra del Reno fanno da sempre parte anche gli ab. di Hemishofen, che aderirono alla nuova fede sotto l'impulso del suo parroco e riformatore Erasmus Fabricius. Il diritto di nominare il pastore fu da allora fino al 1806 una prerogativa di Zurigo, poi di Sciaffusa. L'antica chiesa conventuale del XII sec. fu elevata a chiesa cittadina solo dopo la sua ristrutturazione nel 1583-84. Più volte ristrutturata, ospita nel coro dipinti del XIII sec. e nella cappella settentrionale la tomba di fam. e un dipinto commemorativo (1372) dei signori von Hohenklingen.

Con l'industrializzazione e l'aumento del numero di domestici nel tardo XIX sec., si costituì una minoranza catt. che in un primo tempo fece capo alla parrocchia di Ramsen. Nel 1902 i catt. fondarono una comunità e nel 1905 ottennero il primo parroco; la chiesa del Sacro Cuore di Gesù venne costruita nel 1911. Nel 2008 la parrocchia fu integrata nella comunità pastorale di Eschenz-Mammern-Klingenzell.

Economia e trasporti

Manifesto pubblicitario della marca Henke, realizzato nel 1962 da Hans Michael Freisager (Biblioteca nazionale svizzera, Berna).
Manifesto pubblicitario della marca Henke, realizzato nel 1962 da Hans Michael Freisager (Biblioteca nazionale svizzera, Berna). […]

Per sec. S. dovette la sua prosperità alla sua posizione all'incrocio di una via terrestre nord-sud e una via d'acqua est-ovest, ai privilegi doganali e alla funzione di centro artigianale e amministrativo regionale. Nella località avevano luogo quattro fiere annuali di quattro giorni, un mercato settimanale e diversi mercati speciali; vi si vendevano spec. sale, cereali, legna, vino, ferro nonché prodotti e attrezzi di utilizzo quotidiano. Dal ME sul territorio cittadino erano presenti quattro mulini. Gli artigiani si associarono in ass. professionali (dette Innungen); esistettero inoltre due corporazioni, che però non ebbero un ruolo politico. La perdita dei territori soggetti e dei dazi durante l'Elvetica fu seguita da un periodo di povertà, di epidemie e cattivi raccolti. La nascita nel 1843 della Cassa di risparmio e credito di S. portò a un miglioramento significativo delle finanze cittadine, rendendo superflua la riscossione delle imposte com., trasformando così S. al volgere del sec. in un'oasi fiscale. Ma nel 1920 a causa di un'errata politica degli investimenti la banca fallì. L'industrializzazione si impose solo nell'ultimo quarto del XIX sec. con l'apertura del pastificio Lieb, della fabbrica di casse d'orologio Weber-Öchslin, del calzaturificio Henke e della fabbrica di sedie Dietiker AG (la sola ancora esistente all'inizio del XXI sec.). Altre aziende si insediarono nel corso del XX sec. nel quartiere industriale di Degerfeld a Vor der Brugg; all'inizio del XXI sec. se ne contavano ancora una buona dozzina. Dopo la seconda guerra mondiale S. puntò sul turismo, all'inizio del XXI sec. principale fonte economica della città. Nel 2005 l'industria e l'artigianato offrivano tuttavia ancora oltre un terzo dei posti di lavoro nel com.

S. fu collegata alla rete ferroviaria solo nel 1875; la stazione, situata sulla sponda sinistra, favorì lo sviluppo del quartiere di Vor der Brugg. Fin dal ME è attestato un semplice attracco per barche all'angolo sudoccidentale del nucleo cittadino; il suo ampliamento a imbarcadero per battelli a vapore e quai fu ultimato nel 1901. Il ponte in legno, costruito attorno al 1250 e in seguito più volte rinnovato e ampliato, fu sostituito da un'opera in calcestruzzo nel 1974. Per sec. il traffico si mosse tra le in parte strette e non lastricate strade della città vecchia; gli assi viari principali vennero asfaltati solo negli anni 1950-60. Dal 1992 il centro storico è zona pedonale. La consapevolezza del valore del patrimonio architettonico cittadino si sviluppò nell'ultimo ventennio del XIX sec., ma fu solo con il regolamento edilizio del 1957 che prese avvio una reale tutela dello straordinario profilo medievale della città. Nel 1972 S. ha ricevuto il premio Wakker per la tutela esemplare della località; dal 1997 la città vecchia è oggetto di un importante programma di abbellimento.

Sviluppo insediativo

Nell'VIII sec. esistevano già due piccoli insediamenti con chiesa, situati risp. sulla sponda destra e su quella sinistra del Reno, che si svilupparono a ritmi diversi. L'arrivo del convento favorì una maggior crescita del villaggio sulla sponda destra. Attorno al 1400 S. possedeva una cinta muraria con 11 porte e torri, completata da bastioni nel 1643-46. L'aspetto di S. era caratterizzato non solo da residenze cittadine, ma anche da semplici stabili artigianali e da edifici agricoli; l'abitato conservò un carattere rurale fino a XX sec. inoltrato. Vor der Brugg era un villaggio di pescatori, battellieri e contadini. Le fortificazioni furono in gran parte smantellate nel secondo quarto del XIX sec. L'incendio della città nel 1863 e il bombardamento del 1945 modificarono solo in minima parte l'aspetto della città vecchia. Lo sviluppo urbano, avviatosi con la costruzione di stabili industriali a est della città, proseguì dopo la seconda guerra mondiale in tutte le direzioni, con il boom della costruzione di appartamenti innescato dalla crescita demografica. Nel 1890 S. si dotò di un moderno sistema di approvvigionamento idrico. L'illuminazione pubblica a petrolio risale al 1879, l'elettrificazione al 1909. S. dispone di un campo sportivo, uno stabilimento balneare, tre musei e della fortezza medievale meglio conservata della regione del lago di Costanza.

Riferimenti bibliografici

  • M. Höneisen (a cura di), Frühgeschichte der Region Stein am Rhein, 1993
  • SchaffGesch., 1-3
  • AA. VV., Stein am Rhein, 2007
  • K. Bänteli, C. Buff, Die Johanneskirche auf Burg, Stein am Rhein, 2010
  • AA. VV., Die Burg Hohenklingen ob Stein am Rhein, 2 voll., 2010
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Suggerimento di citazione

Michel Guisolan: "Stein am Rhein (comune)", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 10.01.2013(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/001288/2013-01-10/, consultato il 29.03.2024.